Misure di RADON Il Radon (simbolo fisico Rn -222)
è noto essere tra i maggiori responsabili delle dosi da radiazioni
apportate alle persone dagli ambienti naturali. E’ infatti un gas
radioattivo incolore e inodore che si sviluppa nella catena di
decadimento radioattivo naturale dell’Uranio (U- 238), vedi a fianco, e
pertanto prende vita all’interno di matrici solide o contenenti
particolati solidi. Essendo però un gas, ha la tendenza a fuoriuscire
dalla sua matrice ed a contaminare l’ambiente, miscelandosi all’aria
che respiriamo e decadendo radioattivamente all’interno dei nostri
polmoni, dove le particelle emesse recano più danno.
Una particolare attenzione viene posta alle misure della Contaminazione da gas Radon, sia di ambienti che di matrici.
Le
matrici eventualmente contaminate da Radon (acque, materiali da
costruzione, ...) vengono analizzate nel laboratorio So.Fi.Med.
mediante Spettrometria Gamma, al quale capitolo si rimanda.
La contaminazione aerea da Radon, invece, viene affrontata in maniera
articolata a seconda che l'interesse sia:
a) nell'indagine su partcicolari problemi di adduzione di Radon nell'ambiente, finalizzata al risanamento;
b) nello "screening" in pochi giorni di ambienti con problemi di presenza di Radon;
c) nelle valutazioni del rischio per le persone dovuto a luinghe permanenze in locali con eventuali problemi di Radon.
Il caso a)
viene affrontato dalla So.Fi.Med. mediante effettuazione di una serie
di misure sul sito indagato di Spettrometria Alfa con spettrometro
portatile, dotato di campionamento automatico del pulviscolo
atmosferico atto alla cattura dei discendenti radioattivi solidi del
Radon e rivelatore al Silicio a Barriera di superficie per la
spettrometria delle particelle Alfa emesse dal pulviscolo raccolto. In
pochissimi minuti l'operazione campionamento + spettrometria Alfa si
conclude dando l'indicazione dell'entità locale della contaminazione da
Radon. In pohe ore si può condurre una indagine complessa su ambienti
con problemi di Radon di possibile provenienza da diverse fonti di
adduzione.
Il caso b)
viene affrontato dalla So.Fi.Med. mediante effettuazione di una serie
di misure di laboratorio condotte su campioni di aria prelevati negli
ambienti sotto indagine mediante "canestri" di carbone attivo.
Un
"canestro" oportunamente trattato in via preventiva viene aperto al
prelievo dell'aria nell'ambiente in interesse e lasciato ivi per un
paio di giorni. Viene
successivamente sigillato e trasferito in laboratorio dove viene
sottoposto a Spettrometria Gamma in maniera analoga a quella cui si
sottopongono le matrici possibilmente contaminate.
I prelievi in
diversi locali possono esser condotti in contemporanea e le
spettrometrie effettuate ad un ritmo di diverse all'ora. Si può così
contemporaneamente ottenere in tre o quattro giorni uno "screening" di
svariati locali.
Il caso c)
viene affrontato dalla So.Fi.Med. mediante due esposizioni semestrali
successive, per ogni locale sotto inchiesta, di un rivelatore a tracce
nucleari tipo CR39. La densià delle tracce prodotte dalla rivelazione
di particelle Alfa risulta proporzionale alla concentrazione media nel
semetre del Radon in aria in quel locale. L'idagine può essere condotta
in centinaia di locali contemporaneamente ed il successivo sviluppo dei
rivelatori richiede pochi giorni. La media delle due valutazioni
semestrali fornisce infine la concentrazione media annua di Radon in
aria da paragonare ai limiti di legge posti per la protezione delle
persone, quali ad esempio, per le esposizioni lavorative quelli
riportati all Capo III bis del D.Lgs. 230/95 e successive modificazioni
ed integrazioni.
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